Questione di regole (6ª dopo l'Epifania)
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- Written by Claudio
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Le regole, nella vita dell’uomo, rispondono a due criteri: nascono da un principio e, di conseguenza, definiscono un limite, che stabilisce ciò che “é lecito” e quello che non lo é. E’ facile discutere delle conseguenze, ma é raro riflettere sui “principi”, su ciò che le ha determinate, su quello che “sta dietro” …
E’ bello, in questa domenica, accogliere l’invito di Dio a ripartire dai “principi”, da ciò che determina la “regola” e ne chiede, talora, l’adeguamento; cambiano, infatti, i tempi e le modalità, ma non può venire meno il “principio”, la ragione che ha determinato di fissare una regola.
E’ bello accorgersi di un Dio che invoca il rispetto dei “principi” e che contesta la nostra usanza di rivendicare “regole migliori”, ovvero “maggiori sconti” …; ci sollecita a tornare ad interrogarci su ciò che “sta dietro” e ad agire di conseguenza.
Anche se molti non rispettano le regole, quello che ci manca di più é proprio il rispetto dei “principi” da cui esse nascono: uguaglianza, giustizia, libertà … ed anche “misericordia” e “perdono”. La “misericordia” e il “perdono” non sono uno “sconto” a quanto previsto dalle “regole” ma sono la conseguenza di ciò che sta al “principio”: la relazione! Essa chiede di “andare oltre”, di “ritornare” e per questo é a immagine di Dio. E’ questo il valore che occorre “riscoprire” … e da cui trarre forza.
Domenica | 6ª domenica dopo l’Epifania – 15/16 febbraio |
1.a lettura | 1º Samuele 21, 2-6a e 7ab: Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c’era là altro pane che quello dell’offerta. |
2.a lettura | Ebrei 4, 14-16: Non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze. |
Vangelo | Matteo 12, 9b-21: «Un uomo vale ben più di una pecora! Perciò é lecito in giorno di sabato fare del bene». |