Pace in terra agli uomini che Dio ama!
Natale è la chiave di un mondo che non esiste ancora e che desideriamo.
A Natale non celebriamo un ricordo, ma una profezia.
Dio nell’umiltà: è questa la forza del Natale che da inizio a una storia nuova.
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Natale è la chiave di un mondo che non esiste ancora e che desideriamo.
A Natale non celebriamo un ricordo, ma una profezia.
Dio nell’umiltà: è questa la forza del Natale che da inizio a una storia nuova.
Il tempo di Avvento, che la Chiesa ci propone di abitare nei quaranta giorni che portano al Natale di Gesù, contiene una duplice “tensione”, un duplice movimento.
Un primo movimento è quello di Dio verso di noi: il tempo di Avvento celebra anzitutto l’avvento di Dio verso di noi. …
Il secondo movimento è il nostro verso Dio che ci chiama. …Leggi qui, insieme ai dettagli delle proposte di Avvento.
Iniziamo un nuovo anno pastorale lasciandoci guidare da alcune parole del nostro arcivescovo Mario: «Intendo suggerire delle attenzioni doverose e costanti che devono qualificare le proposte della comunità cristiana.»Il documento “Viviamo di una vita ricevuta” si può trovare anche nelle nostre chiese.
Il tempo dell’estate viene abbinato al riposo, alla “vacanza”, ad un prendersi una pausa che poi aiuti a rituffarsi nelle attività che ci tengono occupati, e a volte preoccupati, per tutto il resto dell’anno.Cercando nel Vangelo una immagine che potesse aiutarci a interpretare questi due mesi estivi …
Cari parrocchiani,giovedì 15 giugno, madre Giovanna Radice, madre generale delle Suore Orsoline di San Carlo, è intervenuta nel nostro consiglio pastorale per comunicarci che “la comunità delle Suore Orsoline di S. Carlo con il prossimo anno pastorale 2023-2024 non potrà più offrire il suo servizio di presenza e di collaborazione nella comunità pastorale”.
Il Padre, che Gesù fino alla fine ha chiamato il “suo Abbà”, non ha lasciato cadere nel vuoto tutto l’amore incarnato dal suo Figlio. Il “terzo giorno” lo ha risuscitato e ora il Cristo glorioso vive per sempre, è per sempre presente tra noi nel pane spezzato in memoria di Lui, nella comunità che si…
In Quaresima siamo invitati a “salire su un alto monte” insieme a Gesù, per vivere con il Popolo santo di Dio una particolare esperienza di ascesi. Per approfondire la nostra conoscenza del Maestro, per comprendere e accogliere fino in fondo il mistero della salvezza divina, realizzata nel dono totale di sé per amore, bisogna lasciarsi condurre da Lui in disparte e in alto. Bisogna mettersi in cammino.
Il messaggio di papa Francesco per la Quaresima ci indica due “sentieri”: ascoltare Gesù e non rifugiarci in una religiosità fatta di eventi straordinari, di esperienze suggestive, per paura di affrontare la realtà.
Per la Chiesa, l’impegno per la pace e per la nonviolenza è da abbracciarsi in qualità di figli nel Figlio, di discepoli di Gesù, che unifica tutti i popoli in un’unica famiglia, proprio nel momento in cui viene innalzato sulla croce, in atto di opposizione strenua al male e di dono totale al Padre per la redenzione dell’umanità. Tale impegno è da viversi per fede, nella carità, con speranza.Abbiamo dedicato la giornata di domenica 15 gennaio per una speciale preghiera per la pace.
L’Avvento, come dice il nome, ci prepara alla venuta di Gesù come Signore nella Gloria alla fine dei tempi. Ci ricorda così che siamo popolo in cammino verso l’incontro con Lui.
Ecco quindi tre attenzioni per questo tempo:
● Partecipare e valorizzare la S. Messa domenicale
● Una Chiesa vigilante in preghiera
● Una Chiesa che testimonia la propria fedeQui il programma delle celebrazioni ormai prossime.
Il mese di ottobre ci richiama alla fedeltà al mandato di Gesù che invia la sua Chiesa fino ai confini della terra per “fare discepole le genti”, per invitare tutti a riconoscere in Lui la via della salvezza, della giustizia e della pace.
Lasciamo che siano le parole di Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata missionaria di quest’anno a guidare la nostra preghiera e a ravvivare in noi il desiderio di vivere da cristiani e testimoni della bellezza di riconoscere in Gesù il Signore.